Il confine tra dipendenza normale e dipendenza patologica è molto sottile. In un certo grado siamo dipendenti dall’altro perchè lo amiamo, perchè abbiamo una storia che ci lega, perchè sentiamo di averne bisogno. Ma, nonostante ciò, sentiamo di vivere per noi stessi, abbiamo altre sfere di interessi, riusciamo a svolgere numerose attività.
Quando parliamo di “Love Addiction” questa libertà viene a mancare, la relazione a due e la sessualità diventano fondamentali, si ha il bisogno ossessivo dell’altro per colmare la propria solitudine, per calmare l’angoscia, per non sentirsi persi. La relazione non è più basata sull’amore ma sulla dipendenza. In certi casi si può arrivare a non avere più amicizie, attività personali, perdere il lavoro, non gestire più i propri beni.
Parliamo di “dipendenza” in quanto:
- abbiamo bisogno di aumentare sempre di più il tempo trascorso con il partner e riduciamo le attività autonome e i contatti esterni alla coppia;
- le reazioni del partner al nostro comportamento ci fanno sentire euforici;
- siamo incapaci di controllare questo atteggiamento, perdendo capacità critica, questo ci può far provare vergogna e rimorso.
La dipendenza amorosa è pertanto di tipo ossessivo, tende a lasciare sempre meno spazi personali ed è parassitaria, in quanto basata su richieste di rinuncia da parte dell’altro.
Il partner di solito tende a sminuirci, soprattutto nei nostri successi, spesso lo fà con umiliazioni in pubblico, ci critica per il nostro aspetto, interpreta la parte della vittima e usa la bugia, è aggressivo verbalmente e usa l’arma della colpevolizzazione!
Tra i vissuti emotivi di questa condizione troviamo:
- timore dell’abbandono, che porta a fare di tutto pur di evitare la fine della relazione;
- tendenza ad assumersi responsabilità e colpa della vita di coppia;
- bassa autostima e convinzione di non meritarsi la felicità;
- tendenza ad alimentarsi di fantasie su come sarebbe la vita di coppia se il partner cambiasse;
- propensione a provare attrazione verso persone con disagi o che provano poco interesse, rispetto a persone equilibrate e degne di fiducia, verso le quali però si prova noia;
- paura del cambiamento e tendenza a mantenere punti fermi.
Per cambiare questa condizione di disagio serve il coraggio di chiedere aiuto, di mettere in discussione quello che siamo e quello che ci fà male. Occorre modificare il nostro modo di stare in relazione per vivere un rapporto di coppia equilibrato.
Le relazioni di coppia come le persone cambiano: possono crescere, attenuarsi, finire.
Nella dipendenza amorosa, spesso può non essere facile intraprendere un cambiamento, per questo è utile un percorso psicoterapeutico. Tale percorso è possibile quando vi è la motivazione e la fiducia: l’energia di la necessità di agire su se stessi (e non più per sull’altro).
Il primo passo, forse il più arduo, è riconoscere che abbiamo un problema!